Stesso futuro
Ci sono dentro anch’io...io
Ci sono dentro anch’io..io..io..io
Sono dentro anch’ io...e abbiamo lo stesso..
Voglio decidere anch’io... perché abbiamo lo stesso futuro..
lo stesso futuro...
Ehi tu signore di tutto
Sei solo schiavo di chi lì ti ci ha messo
Simbolo e prova vivente tu di quanti
Usano il mondo coi muscoli e i guanti... yo...yo...yo...yo...
Ci sono dentro anch’io...io
Ci sono dentro anch’io...e abbiamo una sola natura
Ci sono dentro anch’io... e abbiamo lo stesso futuro
Voglio decidere anch’ io.
Mai na na nanna...
Io a quali condizioni
Tu con quali compromessi
Noi parliamo del futuro dei nostri figli e di noi stessi
Noi nella classe dei mondi più possibili
Siamo di certo tra quelli più difficili
Simbolo e prova vivente poi di quanti
Trattano gli altri con i muscoli e coi guanti
Io a quali condizioni
Tu con quali compromessi
Noi parliamo del futuro dei nostri figli e di noi stessi
Io a quali condizioni
Tu con quali compromessi
Noi parliamo del futuro dei nostri figli e di noi stessi
Na na nanna
Mai na na nanna nanna
Si noi parliamo del futuro dei nostri figli e di noi stessi ... uh!
Ci sono dentro anch’io.. ah!..
Ci sono dentro anch’io... oh..
Voglio decidere anch’io... eh..
Ci sono dentro e basta
Io a quali condizioni
Tu con quali compromessi
Noi parliamo del futuro dei nostri figli e di noi stessi
Mai Nana nanna nanna...
Ricorda abbiamo la stessa natura
E abbiamo lo stesso futuro...
Ricorda abbiamo la stessa natura
E abbiamo lo stesso futuro...
ONE NATURE ONE FUTURE
ONE NATURE ONE FUTURE...
Ehi tu signore di tutto
Sei solo schiavo di chi lì ti ci ha messo
"Il testo mi è venuto in mente quando il presidente americano
Geaorge W. Bush ha dichiarato di non volersi allineare al trattato di
Kyoto. Purtroppo può sembrare ispirato anche dalla recente conferenza
di Johannesburg, nel senso che anche in questa occasione si è fatto
poco o nulla a favore della natura. Certi governi sono perfettamente
collusi con l'industria; o meglio, con un certo tipo di industriali,
perché ne esistono pure di seri e onesti".
Torna sù
Bene bene male male
O bene bene o male male... sei sei sei sei...
vale la pena di provare
Sei sapresti dire chi sei
Sapresti dire perché fra noi c’è una gran voglia di farsi male
Ahi che calamita di guai
Ma io da grande cosa penso di fare non voglio smettere mai di sognare Vuoi che non ti basta mai
Me lo ripeti come ossessione con il sorriso da televsione
Quando avremo speso tutto il tempo a farci male...ah!..
Lasceremo poi anche un momento per capire
Che intanto gira tutto intorno scopri che non sei mai solo.. oh no
Intanto giro giro tondo e scopro che non sono più solo..oh no
O bene bene bene bene o male male male male
Tu non lasciare al caso Quello che vuoi diventare
E allora bene bene bene e allora male male male
La storia è sempre quella
La puoi prendere o lasciare...oh no!..ehi!..
O bene bene bene bene o male male male male
Sei sapresti dire chi sei
Sapresti dire perché noi siamo come si vuole che si sia
Sei le scelte che non fai
È già difficile confessare ma è più difficile lasciarsi andare
Quando avremo speso tutto il tempo a recitare oh!
Lasceremo poi anche un momento per godere ah!...
Se guardi gira tutto intorno e scopri che non sei più solo... oh no
Intanto giro giro in tondo e scopro che non sono più solo ...oh no
O bene o male
Tu non lasciare al caso
Quello che vuoi diventare
allora bene bene bene e allora male male male
La storia è sempre quella
La puoi prendere o lasciare
O bene beneo male male
Per ogni giorno una mazzata
In questa vita eccezionale
Ti vada bene bene bene o vada male male male
Proviamo a ricordare Il sudore per il pane.. per il pane.. per il pane..
O bene bene o male male...
vale la pena di provare... uh!
Sapresti dire perché fra noi c'è una gran
voglia di farsi male
"Nata durante una festa gitana in Camargue, la musica è un rock
blues con percussioni molto etniche, mentre il testo parla della ricerca
della propria identità e della strada da percorrere con personalità e
originalità, per essere se stessi in un'epoca storica che invece
vuole imporre il modello del 'disimpegno finalizzato alla corsa
all'oro'. La frase evidenziata si riferisce al perdurare della violenza
in Palestina: non riesco a credere che dopo cinquant'anni non ci sia
ancora un accordo che soddisfi tutti. Temo che entrambe le fazioni in
lotta abbiano interesse a far proseguire gli scontri".
Torna sù
U.D.S.
Eh si... Eh si... è proprio così...
È tempo di svegliarsi e di spiccare il volo
1000 generazioni per un cuore solo
Uscire dalle sabbie amico andare
È meglio stare scomodi che farsi male
Io uomo della strada a viso scoperto
Son vivo son attivo sono un libro aperto..aperto
.. e allora basta RISIKO! apri quegli occhi
.. e allora basta RISIKO! apri i tuoi occhi
(per)ché siamo come il mondo e il mondo è come noi
no non mi nascondo io esco e resto fuori e...
esco da me stesso dalla gabbia colorata che c’ho addosso
festa nella tempesta tutto crolla e l’uomo della strada resta ..esiste..esiste..esiste...
go!!
e torna anche GODZILLA gonfio più di prima
dimenticato il mostro nato a Hiroshima
dimenticato a Delhi
dimenticato a Bonn
dimenticato a Roma, Londra e Washington
.. e allor abasta RISIKO! molla quei blocchi
sgonfia il fisiko e apri i tuoi occhi
(per)ché siamo come il mondo e il mondo è come noi
no non mi nascondo io scendo e resto fuori ...
esco da me stesso dalla gabbia colorata che c’ho addosso
festa nella tempesta tutto crolla e l’uomo della strada resta...
il sassolino nello stivale ha fermato il generale
esco da me stesso dalla rabbia colorata che c’ho addosso
festa nella tempesta voglio colorare il vuoto che sovrasta
esco da me stesso dalle gabbie colorate che c’ho addosso
festa nella tempesta tutto crolla e l’UDS resta ..
esiste!
Festa nella tempesta tutto crolla e l'uomo
della strada resta…
Il sassolino nello stivale ha fermato il generale
"Il tema di questo brano è fortemente influenzato dai fatti del G8
di Genova, della strage dell'11 settembre, dalla manifestazione di
Firenze del 13 gennaio e dal movimento girotondista creato dal regista
Nanni Moretti. Riguardo ai girotondi nelle piazze, appoggio
incondizionatamente la voglia della gente comune di scendere in strada
per comunicare senza il filtro degli organi di 'disinformazione'
ufficiali. Invece mi spaventa la politica internazionale del governo
americano, che in pochi mesi ha rotto delicati equilibri politici
mantenuti faticosamente in vita per anni".
Torna sù
Amore immaginato
Siamo mondi siamo mondi paralleli
Che si attraggono e si respingono così
Tu non credere che ti stia scappando
Qui tutto passa e niente si dimentica
Provo a dire cose facili per altri
Ma che mi fan paura
Basterebbe solo fare il primo passo
Rischiare una figura e forzare la serratura
Hey l’amore immaginato
È quello vero quello vero quello vero quello amato
L'amore immaginato
È quello che ti chiama e poi non ti chiama poi ti chiama poi sta li in agguato
L'amore incasinato
È quello che fa bene che fa male che fa bene che fa male che fa bene che fa bere L’amore immaginario...
Just like theatoms of imaginary love
we keep on pulling back and pushing far away
but there are those things way too easy but are scary
it scares the world out of me
risking anything to follow all that I feel
where everybody’s looking for the key to the one and only
Ah! L’amore immaginato
È quello vero quello vero quello vero quello amato
L’amore incasinato
makes you happy makes you crazy makes you thirsty makes you hungry makes you want more
L’amore immaginario.......
C’ ho proprio un mondo in testa
Che passa qui dal cuore
E dove in fondo all’anima
Ci potremo poi incontrare
Per ricominciare
Eh l’amore immaginato
È bello vero bello vero bello vero bello vero bello amato
L’amore immaginato
makes you happy makes you crazy makes you thirsty makes you hungry makes you want more
L’amore amaro amato
È quello che fa bene che fa male che fa bene che fa male che fa bene che fa bere L’amore immaginario ...
Qui tutto passa e niente si dimentica
"Questa ballad faceva parte del mio primo album solista, ma il
ritornello non mi piaceva come adesso. Anche Anggun ne è rimasta
entusiasta.. Il testo parla del proprio passato e delle aspettative per
il futuro: non voglio spiegare di più, perché ci sono due piani di
lettura e sono curioso di capire quale arriverà più facilmente
all'ascoltatore".
Torna sù
The girl from Ipanema
Tall and tan and young and lovely, The girl from Ipanema goes walking, And when she passes
each one she passes goes "a-a-ah!"
When she walks she's like a samba that, Swings so cool and sways so gentle, That when she passes
each one she passes goes "a-a-ah!"
Oh, but I watch her so sadly, How can I tell her I love her? Yes, I would give my heart gladly
But each day when she walks to the sea, She looks straight ahead not at me
Tall and tan and young and lovely, The girl from Ipanema goes walking, And when she passes
I smile, but she doesn't see, She just doesn't see, No she doesn't see
"Un omaggio alla bellezza femminile.
Tutti gli amici brasiliani che l'hanno sentito sono rimasti sconvolti:
ho inciso una versione 'graffiata', usando molto il Pro Tools, perché
questa era l'unica via per interpretare in maniera personale un brano
così classico e importante".
Torna sù
Tacabanda
Un giorno sali, un giorno scendi
Tu non capisci, non ti arrendi
È come il gioco delle scale
O sei tu solo a farti male?
Se questa vita non ti da più pace
Solo la pace può dar vita
È tutto quello che posso dire
E che non voglio dimenticare
Oggi non credo di cambiare il mondo
Lo cambierò giorno per giorno
Tacaba tacaba tacabanda
Da stanotte qualcosa cambia
Io ci credo in un altro mondo
E lo farò giorno per giorno
Tacaba tacaba tacabanda... yo yo yo
Un giorno sali, un giorno scendi
Tu vuoi capire, non ti arrendi
Non è un problema solo personale
È un gioco multinazionale
Oggi non posso cambiare il mondo
Lo cambierò giorno per giorno
Tacaba tacaba tacabanda
Da stanotte qualcosa cambia
Io ci credo in un altro mondo
E lo farò giorno per giorno
Tacaba tacaba tacabanda...taca taca taca taca taca boou...
Sei come il Numtel sei come il Nasdaq
Sei come i calciatori e le borse superstar
Sei come la marea della Normandia
Sei come O sanghe San Gennaro...mamma mia!
Un giorno sali un giorno scendi
Tu non capisci, non pretendi non ti arrendi
Se questa vita non da pace mai mai mai
Solo la pace può dar vita...e allora dai
Oggi non posso cambiare il mondo
Lo cambierò giorno per giorno
Tacaba tacaba tacabanda
Da stanotte qualcosa cambia
Io ci credo in un altro mondo
e lo farò giorno per giorno
Tacaba tacaba tacabanda
Ciaca bu ciaca bu baraonda
Tacabanda baraonda stanotte qualcosa cambia
Taca taca taca taca taca taca ... buum!
Se questa vita non dà pace mai mai mai
Solo la pace può dar vita e allora dai
"Una vecchia melodia che avevo in testa da anni: c'è tanto ritmo
bahiano e la tromba di Roy Paci che crea un collegamento con il sound
tipico del rock mediterraneo, che caratterizza l'intero disco".
Torna sù
Resisti e stai
resisti e stai.. la pioggia arriva già
il grido la gioia la voglia di saltare
300 1° maggio in piazza per ricominciare
la strada si riempie per comunicare
Il gesto d’amore torna dove batte il cuore
Chi può impedire può impedire
Agli uccelli di cantare
Chi può impedire può impedire
Ai miei pensieri di volare.. di volare
Chi può impedire può impedire
Ai miei pensieri di cantare.. li... be.. ro.. resisto
Il mondo è in coma può solo vigilare
Usiamo buona musica per farlo risvegliare... resisti
Fatica a pensare in modo personale
Il gesto d’amore è spegnerli il televisore
Chi può impedire può impedire
Agli uccelli di cantare
Chi può impedire può impedire
Ai miei pensieri di volare
Chi può impedire può impedire
Ai miei pensieri di cantare.. di cantare
GREENPEACE con EMERGENCY DON GALLO CON MACONDO
INDIMEDIA CGIL il Sud di tutto il mondo..
Resiste .. Resisti e stai
La pioggia arriva già
Il sole tornerà
Il vento soffierà
Chi può impedire
Ai miei pensieri di volare
"In origine doveva essere la coda di 'UDS', poi è diventato un
pezzo autonomo che ho costruito interamente con il Pro Tools: i
musicisti hanno suonato una base ripetitiva, il riff da cui ho tirato
fuori l'intera canzone. Fantastico: mi sono divertito come un pazzo.
Un'altra frase emblematica del testo è: il mondo è in coma, può solo
vigilare; usiamo buona musica per farlo risvegliare".
Torna sù
Raga' n' roll bueno
Chiamalo bambino come Peter Pan
Lacrime, sudore un po’ di marijuana
Faccia da Latino Zingaro
La vita non dà carezze
Chiamalo mediterraneo
Niente di ortodosso anzi ateo
Chiamalo pensiero semplice
Per vite un po’ distorte
Ah c’è RAGA’N’ROLL BUENO BUENO BUENO
Mi fa scattare il movimento e
Sai mi sento un treno senza più freno
Stracarico di sentimento
Come Aladino e la sua lampada
Come ‘O Sarracino e la sua carovana
Niente ci separa
E niente può fermare le mie domande
Che ho sangue ribelle tra le anime belle
Quello che conta è solo partecipare
Non c’è zona proibita c’è soltanto tanto
tanto bene da fare... vai.. vai.. vai ..
vai c’è RAGA’N’ROLL BUENO BUENO BUENO
mi fa scattare il movimento e
sai mi sento un treno dico senza più freno
stracarico di sentimento .. bueno!..
Ho un anima ribelle tra le anime belle
Qui quello che conta è solo partecipare
Non c’è zona proibita c’è soltanto tanto
tanto bene da fare .. ahi ahi ahi ahi
Eh c’è RAGA’N’ROLL col giusto veleno
Mi fa scattare il movimento e
sai mi sento un treno dentro senza più freno
stracrico di sentimento
questo è solo l’ antipasto
di RAGA’N’ROLL ..BUENO
La vita non dà carezze
Ah c'è RAGA'n'ROLL BUENO
Mi fa scattare il movimento e
Sai mi sento un treno senza più freno
Stracarico di sentimento
"Questo brano potrebbe essere il figlioccio di 'Toro Loco' del
2000: è il collegamento più diretto con il med-rock dell'album
precedente. Ci sono anche i fischietti: il samba whistle è diventato
strumento ufficiale dei supercombo".
Torna sù
Gatte e topi
Sei la gatta e io il topo
Non so se così ci gioco
Con la tua fame da leonessa
E col tuo fare da diavolessa
E allora viaggio di testa a cent’allora
Una molecola impazzita
nel mistero della vita
ti adoro a volte t i odio e poi ti ignoro
per giorni pesanti come anni
solo tu sai dove graffiarmi
sei la gatta ed io il topo
ma non so se con te ci gioco
Con la tua fame da leonessa
E col tuo fare da diavolessa
E ora solo nel letto ci sono ancora
Una molecola impazzita
Che questa notte esploderà esploderà
sei la gatta ed io il topo.. topo
e non so se con te ci gioco
con la tua fame da leonessa
e col tuo fare da vampiressa
pensare che il tuo genere era detto dark lady..lady..lady..
e incatenare l’uomo è tutto quello in cui tu credi... lady
ripeti e mi ripeti che l’amore è un’arte
ma poco a poco è il tuo bel gioco che riparte
Sei la gatta ed io il topo...
topo E
non so se così ci gioco
Con la tua fame da leonessa
E col tuo fare da diavolessa
Con la tua fame da leonessa
E col tuo fare da pitonessa uh!
Per giorni pesanti come anni
Solo tu sai dove graffiarmi
"è la canzone più autobiografica del disco. In generale la donna
è più cannibale dell'uomo, ha maggiori esigenze di sicurezza; mentre
l'uomo può vivere di più nell'instabilità, finché non s'accorge di
essere dentro a un gioco a due nel quale anche a lui può toccare il
ruolo della vittima".
Torna sù
Storie
Storie!
Uno straccio d’ironia tutto il resto cosa vuoi che sia
La storia la nostra storia
Basta un gioco d’amnesia tutto il resto cosa vuoi che sia
La storia la nostra storia
Questa è Babilonia sopra la mia libertà
Sopra la memoria e sopra chi non ci stà
Dentro babilonia chi resiste e chi non può
per non dimenticare
Mi ricorderò di te ti ricorderai di me
E 100 amplificatori collegati coi cuori
Perché la storia resista e cresca
Tu alza quel volume alza quel volume
E1000 amplificatori collegati coi cuori
perché la storia resista e cresca
tu alza quel volume alza que volume...
da un diverso DNA la belleza dell’umanità
la storia nasce una storia
basta un poco d’armonia tutto il resto cosa vuoi che sia
la storia la nostra storia
Questa è Babilonia con la sua voracità
Sopra la memoria e sopra chi non ci stà
Dentro babilonia chi resiste e chi non può
per non dimenticare
Mi ricorderò di te ti ricorderai di me
E 100 amplificatori collegati coi cuori
Perché la storia resista e cresca
Tu alza quel volume alza quel volume uh!
E1000 amplificatori collegati coi cuori
perché la storia resista e cresca
tu alza quel volume alza quel volume...alza
Basta un gioco d'amnesia tutto il resto cosa
vuoi che sia
La storia la nostra storia
"Stiamo subendo il tentativo di riscrivere la Storia italiana, per
esempio mettendo un flagello politico, sociale e umano come il fascismo
sullo stesso piano di una non dittatura, quasi di un regime benevolo.
Questo significa creare giochi d'amnesia, perché per ricordare gli
orrori del fascismo non basterebbero centinaia di libri. Nel testo
invoco '100 amplificatori collegati coi cuori, perché la Storia resista
e cresca'. Gli amplificatori servono per ricordare a chi ha la memoria
corta o rischia di distrarsi che il nostro passato è ricco di tanti
errori da non ripetere".
Torna sù
A la vida
Nascere è dura e crescere si fa
Solo con devozione a la vida
Puoi anche far finta vuoi crearti un labirinto
Dai usa la tua grinta (vai) che il grande fuoco è dentro
Ti dico hoppa hopppa dai hoppa dai
Segui con forza la forza di un‘idea
Fai le tue scelte seguendo il grande cuore
Cuore del mondo cuore del mondo
Cuore di grinta
Nascere è dura e crescere si fa
Solo con devozione alla vida
Solo con devozione e grinta
Dai usa la tua grinta, si è la tua parte aggiunta
Sei un labirinto da qui comincia il grande viaggio
Hoppa hoppa dai
Segui con forza la forza di un’idea
Fai le tue scelte seguendo il grande cuore
Cuore del mondo cuore del mondo
Cuore di grinta
Nascere è dura e crescere si fa
Solo con devozione a la vida
Solo con devozione e grinta
Uh uh, uh uh
Quanti sogni quanti sogni quanti sogni dai
A la mia vida
Quanti sogni, quanti sogni, quanti .. ho nella mia vida
Nascere è dura e crescere si fa
Solo con devozione a la vida
Solo con devozione e grinta
Segui con forza la forza di un'idea
Fai le tue scelte seguendo il grande cuore
"Era il brano più pesantemente metallico dell'album, però mi sono
accorto che a questo giro non erano uscite le ballate. Ci ho rimesso
mano ed è uscito un bellissimo arrangiamento, merito anche dello
splendido riff che Cris ha tirato fuori".
Torna sù
Pappagalli verdi
“È stato ferito da una mina... una mina giocattolo, quelle che i russi tirano sui nostri villaggi” così disse Mubarak, l’infermiere che faceva anche da interprete, avvicinandosi con un catino di acqua e una spugna.
Non ci credo, è solo propaganda, ho pensato, osservando Mubarak che tagliava i vestiti e iniziava a lavare il torace del bambino, sfregando energicamente come se stesse strigliando un cavallo.
“Guarda, guarda questo è un pezzo di mina giocattolo, l’hanno raccolta sul luogo dell’esplosione. I nostri vecchi le chiamano.. pappagalli verdi… pappagalli verdi..” e si mette a disegnare la forma della mina: dieci centimetri in tutto, due ali con al centro un piccolo cilindro. Sembra una farfalla più che un pappagallo e adesso posso collocare come in un puzzle il pezzo di plastica che ho in mano, è l’estremità dell’ala. “…Vengono giù a migliaia, lanciate dagli elicotteri a bassa quota. Chiedi ad Abdullah, l’autista dell’ospedale, uno dei bambini di suo fratello ne ha raccolta una l’anno scorso, ha perso due dita ed è rimasto cieco.”
Mine giocattolo, studiate per mutilare i bambini. E ho dovuto crederci, anche se ancora oggi ho difficoltà a capire…
La forma della mina, con le due ali laterali, serve a farla volteggiare. Non cadono a picco quando vengono rilasciate dagli elicotteri, si comportano proprio come i volantini, come i coriandoli e si sparpagliano qua e là su un territorio molto più vasto... molto più vasto.
La mina... la mina non scoppia subito, spesso non si attiva se la si calpesta. Funziona per accumulo successivo di pressione. Bisogna prenderla, maneggiarla ripetutamente, schiacciarne le ali. Chi la raccoglie insomma, può portarsela a casa, mostrarla nel cortile agli amici incuriositi, che se la passano di mano in mano, ci giocheranno.
Poi esploderà. E qualcun altro farà la fine di Khalil.
Ho visto troppo spesso bambini che si risvegliano dall’intervento chirurgico e si ritrovano senza una gamba, o senza un braccio. Hanno momenti di disperazione, poi, incredibilmente, si riprendono. Ma niente è insopportabile, per loro, come svegliarsi nel buio.
I pappagalli verdi li trascinano nel buio per sempre...
nel buio per sempre...
nel buio per sempre...
nel buio per sempre...
Mine giocattolo studiate per mutilare i
bambini
"Gino Strada ha scritto questo testo molti anni fa nel libro
omonimo. L'impegno di Gino è un esempio per tutti quelli che credono
che 'la pace è l'unica vittoria' (come canto nel singolo 'Il mio nome
è Mai Più'): solo cercando la pace e il compromesso nobile si potrà
salvare il mondo dalla catastrofe. Come ho già detto molte volte, ma è
sempre importante ripetere, ci sono ancora oltre 300 milioni di mine
antiuomo inesplose sui campi di battaglia ma anche dove non si combatte
più. E le vittime sono quasi sempre bambini, che restano orrendamente
mutilati. Per aiutare Emergency mi è sembrato bello trasformare un
racconto di Gino in una canzone, nella quale io non canto ma recito su
un tappeto musicale arabeggiante, con molti campionamenti di suoni
islamici. Tutti i diritti di questo brano saranno devoluti a favore di
Emergency".
Torna sù
|