U.D.S. L'UOMO DELLA STRADA


 

L'album "U.D.S. - l'Uomo Della Starda" è stato pubblicato dalla Wea l'11 ottobre 2002 e registrato presso le Officine Sonore O-Zone di Firenze con la produzione artistica dello stesso Piero Pelù, che è anche autore e arrangiatore delle dodici canzoni (più una ghost track che rende omaggio a Florian Frieke dei Popol Vuh, scomparso pochi mesi fa), musicalmente "U.D.S. L'Uomo Della Strada" è l'evoluzione del med-rock di "Né buoni né cattivi": raffinate sonorità etniche incastonate in una trama rocciosa, potente e martellante. È un disco più rock del precedente: nel primo singolo "Bene Bene Male Male", per esempio, le batterie di Frank Caforio sono reali e sudate, il basso di Daniele "Barni" Bagni è una montagna di suono e ritmo sincopato, le chitarre di Cris Maramotti sono inesorabili. "L'intero album ha una compattezza sonora più efficace del precedente, frutto di alcune fondamentali scelte produttive: far suonare i batteristi con batterie autentiche; eliminare completamente l'elettronica, se non l'elettronica suonata da grandi tastieristi come Boosta dei Subsonica, Francesco Magnelli e Robbi Terzani; e anche l'uso del Pro Tools. O per essere più precisi, un piacevolissimo abuso del Pro Tools, che ho inserito ovunque nel disco con risultati esaltanti e un enorme godimento personale". Assieme agli inseparabili supercombo ("tutti i bassi sono di Barni; tutte le chitarre sono di Cris; e Frank condivide le batterie con un 'certo' Colaiuta"), per le musiche di "U.D.S. L'Uomo Della Strada" Piero ha radunato un cast artistico davvero super: oltre ai già citati Boosta dei Subsonica, Francesco Magnelli e Robbi Terzani, hanno suonato in questo disco Vinnie Colaiuta (batteria), Roy Paci (tromba) e Paolino "Ramingo" ex della Banda Bardò (percussioni e cori). La guest star è la cantante indonesiana Anggun, che duetta con Pelù nella ballad "Amore immaginato", mettendo a buon frutto l'amicizia e il feeling artistico nati tempo fa durante un festival. "In realtà, i duetti con Anggun dovevano essere due, ma un fulmine ha incenerito il file del secondo brano durante un temporale dello scorso aprile. Era notte fonda: stavo facendo il backup di questa canzone e di 'UDS', quando un fulmine ha colpito non so come anche i miei computer, danneggiandoli seriamente. Sono riuscito a ricostruire la registrazione di 'UDS', che infatti è presente nel disco, ma non so ancora se riuscirò a recuperare anche il secondo duetto con Anggun, magari per un'incisione futura. Nonostante tutte le protezioni reali che ho adottato, il fulmine è riuscito ugualmente a colpire i computer: è un chiaro segnale che le forze della natura vanno lasciate in pace. Quello che fa girare le scatole è che il fulmine colpisce alle Officine Sonore O-Zone di Firenze e non alla Casa Bianca o ad Arcore: nelle stanze dei bottoni vere nemmeno i fulmini entrano facilmente, ma la musica non conosce ostacoli…". La cover dell'album "U.D.S. L'Uomo Della Strada" raffigura un bambino vagabondo: "Un'immagine molto dolce che raccoglie in sé tutti gli elementi, dall'ironia al senso della strada, per fotografare questo disco: un lavoro, come canto in 'Raga'n'Roll Bueno', bambino come Peter Pan ma anche lacrime, sudore e un po' di marijuana". L'autore della copertina è "Desiderio", nome d'arte di un neolaureato di Stroncone (Terni), scelto fra mille partecipanti al concorso indetto da Piero in collaborazione con Mtv. "Io avevo già pronta una cover bellissima: la foto di un mio primo piano lavorata dal maestro Mimmo Rotella, un grande artista dell'arte povera Anni 60. Per un disco con questo titolo, però, solo dalla strada poteva arrivare il suggerimento giusto, così ho preferito dare l'opportunità di realizzare la copertina a chiunque, anche a chi non ha mai ascoltato una mia canzone".. Il libretto interno del cd è illustrato con le opere di altri undici autori che hanno partecipato al concorso, una scelta resa "obbligatoria" dalla elevata qualità artistica dei progetti: "Sono arrivate cose meravigliose, di una profondità e poesia incredibili. Fatte con amore e realizzate con professionalità anche se solo due, un ragazzo di Milano e un pittore curdo, sono ufficialmente artisti e grafici. Tutti gli altri sono persone comuni, autentici uomini della strada, ispirati dall'amore per le arti visive. Ho sofferto per scegliere quali idee utilizzare, per questo ho voluto metterne altre undici in mostra nel libretto del cd".


Stesso futuro

Ci sono dentro anch’io...io 
Ci sono dentro anch’io..io..io..io 
Sono dentro anch’ io...e abbiamo lo stesso.. 
Voglio decidere anch’io... perché abbiamo lo stesso futuro..
lo stesso futuro...

Ehi tu signore di tutto 
Sei solo schiavo di chi lì ti ci ha messo 
Simbolo e prova vivente tu di quanti 
Usano il mondo coi muscoli e i guanti... yo...yo...yo...yo... 
Ci sono dentro anch’io...io 
Ci sono dentro anch’io...e abbiamo una sola natura 
Ci sono dentro anch’io... e abbiamo lo stesso futuro 
Voglio decidere anch’ io. 

Mai na na nanna... 
Io a quali condizioni 
Tu con quali compromessi 
Noi parliamo del futuro dei nostri figli e di noi stessi 

Noi nella classe dei mondi più possibili 
Siamo di certo tra quelli più difficili 
Simbolo e prova vivente poi di quanti 
Trattano gli altri con i muscoli e coi guanti 

Io a quali condizioni 
Tu con quali compromessi 
Noi parliamo del futuro dei nostri figli e di noi stessi 
Io a quali condizioni 
Tu con quali compromessi 
Noi parliamo del futuro dei nostri figli e di noi stessi 

Na na nanna 
Mai na na nanna nanna 
Si noi parliamo del futuro dei nostri figli e di noi stessi ... uh! 

Ci sono dentro anch’io.. ah!.. 
Ci sono dentro anch’io... oh.. 
Voglio decidere anch’io... eh.. 
Ci sono dentro e basta 

Io a quali condizioni 
Tu con quali compromessi 
Noi parliamo del futuro dei nostri figli e di noi stessi 

Mai Nana nanna nanna... 
Ricorda abbiamo la stessa natura 
E abbiamo lo stesso futuro... 
Ricorda abbiamo la stessa natura 
E abbiamo lo stesso futuro... 

ONE NATURE ONE FUTURE 
ONE NATURE ONE FUTURE... 

Ehi tu signore di tutto
Sei solo schiavo di chi lì ti ci ha messo
"Il testo mi è venuto in mente quando il presidente americano Geaorge W. Bush ha dichiarato di non volersi allineare al trattato di Kyoto. Purtroppo può sembrare ispirato anche dalla recente conferenza di Johannesburg, nel senso che anche in questa occasione si è fatto poco o nulla a favore della natura. Certi governi sono perfettamente collusi con l'industria; o meglio, con un certo tipo di industriali, perché ne esistono pure di seri e onesti".

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Bene bene male male

O bene bene o male male... sei sei sei sei... 
vale la pena di provare 

Sei sapresti dire chi sei 
Sapresti dire perché fra noi c’è una gran voglia di farsi male 
Ahi che calamita di guai 
Ma io da grande cosa penso di fare non voglio smettere mai di sognare Vuoi che non ti basta mai 
Me lo ripeti come ossessione con il sorriso da televsione 

Quando avremo speso tutto il tempo a farci male...ah!.. 
Lasceremo poi anche un momento per capire 
Che intanto gira tutto intorno scopri che non sei mai solo.. oh no 
Intanto giro giro tondo e scopro che non sono più solo..oh no 

O bene bene bene bene o male male male male 
Tu non lasciare al caso Quello che vuoi diventare 
E allora bene bene bene e allora male male male 
La storia è sempre quella 
La puoi prendere o lasciare...oh no!..ehi!.. 

O bene bene bene bene o male male male male 
Sei sapresti dire chi sei 
Sapresti dire perché noi siamo come si vuole che si sia 
Sei le scelte che non fai 
È già difficile confessare ma è più difficile lasciarsi andare 
Quando avremo speso tutto il tempo a recitare oh! 
Lasceremo poi anche un momento per godere ah!... 
Se guardi gira tutto intorno e scopri che non sei più solo... oh no 
Intanto giro giro in tondo e scopro che non sono più solo ...oh no 

O bene o male 
Tu non lasciare al caso 
Quello che vuoi diventare 

allora bene bene bene e allora male male male 
La storia è sempre quella 
La puoi prendere o lasciare 

O bene beneo male male 
Per ogni giorno una mazzata 
In questa vita eccezionale 
Ti vada bene bene bene o vada male male male 

Proviamo a ricordare Il sudore per il pane.. per il pane.. per il pane.. 
O bene bene o male male... 
vale la pena di provare... uh!

Sapresti dire perché fra noi c'è una gran voglia di farsi male
"Nata durante una festa gitana in Camargue, la musica è un rock blues con percussioni molto etniche, mentre il testo parla della ricerca della propria identità e della strada da percorrere con personalità e originalità, per essere se stessi  in un'epoca storica che invece vuole imporre il modello del 'disimpegno finalizzato alla corsa all'oro'. La frase evidenziata si riferisce al perdurare della violenza in Palestina: non riesco a credere che dopo cinquant'anni non ci sia ancora un accordo che soddisfi tutti. Temo che entrambe le fazioni in lotta abbiano interesse a far proseguire gli scontri".

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U.D.S.

Eh si... Eh si... è proprio così... 
È tempo di svegliarsi e di spiccare il volo 
1000 generazioni per un cuore solo 
Uscire dalle sabbie amico andare 
È meglio stare scomodi che farsi male 

Io uomo della strada a viso scoperto 
Son vivo son attivo sono un libro aperto..aperto 
.. e allora basta RISIKO! apri quegli occhi 
.. e allora basta RISIKO! apri i tuoi occhi 

(per)ché siamo come il mondo e il mondo è come noi 
no non mi nascondo io esco e resto fuori e...

esco da me stesso dalla gabbia colorata che c’ho addosso 
festa nella tempesta tutto crolla e l’uomo della strada resta ..esiste..esiste..esiste... 
go!! 

e torna anche GODZILLA gonfio più di prima 
dimenticato il mostro nato a Hiroshima 
dimenticato a Delhi 
dimenticato a Bonn 
dimenticato a Roma, Londra e Washington 
.. e allor abasta RISIKO! molla quei blocchi 
sgonfia il fisiko e apri i tuoi occhi 

(per)ché siamo come il mondo e il mondo è come noi 
no non mi nascondo io scendo e resto fuori ...
esco da me stesso dalla gabbia colorata che c’ho addosso 
festa nella tempesta tutto crolla e l’uomo della strada resta... 
il sassolino nello stivale ha fermato il generale 

esco da me stesso dalla rabbia colorata che c’ho addosso 
festa nella tempesta voglio colorare il vuoto che sovrasta 
esco da me stesso dalle gabbie colorate che c’ho addosso 
festa nella tempesta tutto crolla e l’UDS resta ..
esiste! 

Festa nella tempesta tutto crolla e l'uomo della strada resta…
Il sassolino nello stivale ha fermato il generale
"Il tema di questo brano è fortemente influenzato dai fatti del G8 di Genova, della strage dell'11 settembre, dalla manifestazione di Firenze del 13 gennaio e dal movimento girotondista creato dal regista Nanni Moretti. Riguardo ai girotondi nelle piazze, appoggio incondizionatamente la voglia della gente comune di scendere in strada per comunicare senza il filtro degli organi di 'disinformazione' ufficiali. Invece mi spaventa la politica internazionale del governo americano, che in pochi mesi ha rotto delicati equilibri politici mantenuti faticosamente in vita per anni".

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Amore immaginato

Siamo mondi siamo mondi paralleli 
Che si attraggono e si respingono così 
Tu non credere che ti stia scappando 
Qui tutto passa e niente si dimentica 

Provo a dire cose facili per altri 
Ma che mi fan paura 
Basterebbe solo fare il primo passo 
Rischiare una figura e forzare la serratura 

Hey l’amore immaginato 
È quello vero quello vero quello vero quello amato
L'amore immaginato 
È quello che ti chiama e poi non ti chiama poi ti chiama poi sta li in agguato 
L'amore incasinato 
È quello che fa bene che fa male che fa bene che fa male che fa bene che fa bere L’amore immaginario... 

Just like theatoms of imaginary love 
we keep on pulling back and pushing far away 
but there are those things way too easy but are scary 
it scares the world out of me 
risking anything to follow all that I feel 
where everybody’s looking for the key to the one and only 

Ah! L’amore immaginato 
È quello vero quello vero quello vero quello amato 
L’amore incasinato 
makes you happy makes you crazy makes you thirsty makes you hungry makes you want more 
L’amore immaginario....... 

C’ ho proprio un mondo in testa 
Che passa qui dal cuore 
E dove in fondo all’anima 
Ci potremo poi incontrare 
Per ricominciare 

Eh l’amore immaginato 
È bello vero bello vero bello vero bello vero bello amato 
L’amore immaginato 
makes you happy makes you crazy makes you thirsty makes you hungry makes you want more 
L’amore amaro amato 
È quello che fa bene che fa male che fa bene che fa male che fa bene che fa bere L’amore immaginario ... 

Qui tutto passa e niente si dimentica
"Questa ballad faceva parte del mio primo album solista, ma il ritornello non mi piaceva come adesso. Anche Anggun ne è rimasta entusiasta.. Il testo parla del proprio passato e delle aspettative per il futuro: non voglio spiegare di più, perché ci sono due piani di lettura e sono curioso di capire quale arriverà più facilmente all'ascoltatore".

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The girl from Ipanema

Tall and tan and young and lovely, The girl from Ipanema goes walking, And when she passes 
each one she passes goes "a-a-ah!" 
When she walks she's like a samba that, Swings so cool and sways so gentle, That when she passes 
each one she passes goes "a-a-ah!" 
Oh, but I watch her so sadly, How can I tell her I love her? Yes, I would give my heart gladly 
But each day when she walks to the sea, She looks straight ahead not at me 
Tall and tan and young and lovely, The girl from Ipanema goes walking, And when she passes 
I smile, but she doesn't see, She just doesn't see, No she doesn't see

"Un omaggio alla bellezza femminile. Tutti gli amici brasiliani che l'hanno sentito sono rimasti sconvolti: ho inciso una versione 'graffiata', usando molto il Pro Tools, perché questa era l'unica via per interpretare in maniera personale un brano così classico e importante".
 

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Tacabanda

Un giorno sali, un giorno scendi 
Tu non capisci, non ti arrendi 
È come il gioco delle scale 
O sei tu solo a farti male? 

Se questa vita non ti da più pace 
Solo la pace può dar vita 
È tutto quello che posso dire 
E che non voglio dimenticare 

Oggi non credo di cambiare il mondo 
Lo cambierò giorno per giorno 
Tacaba tacaba tacabanda 
Da stanotte qualcosa cambia 
Io ci credo in un altro mondo 
E lo farò giorno per giorno 
Tacaba tacaba tacabanda... yo yo yo 

Un giorno sali, un giorno scendi 
Tu vuoi capire, non ti arrendi 
Non è un problema solo personale 
È un gioco multinazionale 
Oggi non posso cambiare il mondo 

Lo cambierò giorno per giorno 
Tacaba tacaba tacabanda 
Da stanotte qualcosa cambia 
Io ci credo in un altro mondo 
E lo farò giorno per giorno 
Tacaba tacaba tacabanda...taca taca taca taca taca boou... 

Sei come il Numtel sei come il Nasdaq 
Sei come i calciatori e le borse superstar 
Sei come la marea della Normandia 
Sei come O sanghe San Gennaro...mamma mia! 
Un giorno sali un giorno scendi 
Tu non capisci, non pretendi non ti arrendi 
Se questa vita non da pace mai mai mai 
Solo la pace può dar vita...e allora dai 

Oggi non posso cambiare il mondo
Lo cambierò giorno per giorno 
Tacaba tacaba tacabanda 
Da stanotte qualcosa cambia 
Io ci credo in un altro mondo 
e lo farò giorno per giorno 
Tacaba tacaba tacabanda 
Ciaca bu ciaca bu baraonda 
Tacabanda baraonda stanotte qualcosa cambia 
Taca taca taca taca taca taca ... buum!

Se questa vita non dà pace mai mai mai
Solo la pace può dar vita e allora dai
"Una vecchia melodia che avevo in testa da anni: c'è tanto ritmo bahiano e la tromba di Roy Paci che crea un collegamento con il sound tipico del rock mediterraneo, che caratterizza l'intero disco".

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Resisti e stai

resisti e stai.. la pioggia arriva già 

il grido la gioia la voglia di saltare 
300 1° maggio in piazza per ricominciare 
la strada si riempie per comunicare 

Il gesto d’amore torna dove batte il cuore 

Chi può impedire può impedire 
Agli uccelli di cantare 
Chi può impedire può impedire 
Ai miei pensieri di volare.. di volare 
Chi può impedire può impedire 
Ai miei pensieri di cantare.. li... be.. ro.. resisto

Il mondo è in coma può solo vigilare 
Usiamo buona musica per farlo risvegliare... resisti 
Fatica a pensare in modo personale 
Il gesto d’amore è spegnerli il televisore 
Chi può impedire può impedire 
Agli uccelli di cantare
Chi può impedire può impedire 
Ai miei pensieri di volare 
Chi può impedire può impedire 
Ai miei pensieri di cantare.. di cantare 

GREENPEACE con EMERGENCY DON GALLO CON MACONDO 
INDIMEDIA CGIL il Sud di tutto il mondo.. 

Resiste .. Resisti e stai 

La pioggia arriva già 
Il sole tornerà 
Il vento soffierà 

Chi può impedire
Ai miei pensieri di volare
"In origine doveva essere la coda di 'UDS', poi è diventato un pezzo autonomo che ho costruito interamente con il Pro Tools: i musicisti hanno suonato una base ripetitiva, il riff da cui ho tirato fuori l'intera canzone. Fantastico: mi sono divertito come un pazzo. Un'altra frase emblematica del testo è: il mondo è in coma, può solo vigilare; usiamo buona musica per farlo risvegliare".

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Raga' n' roll bueno 

Chiamalo bambino come Peter Pan 
Lacrime, sudore un po’ di marijuana 
Faccia da Latino Zingaro 
La vita non dà carezze 

Chiamalo mediterraneo 
Niente di ortodosso anzi ateo 
Chiamalo pensiero semplice 
Per vite un po’ distorte 

Ah c’è RAGA’N’ROLL BUENO BUENO BUENO 
Mi fa scattare il movimento e 
Sai mi sento un treno senza più freno 
Stracarico di sentimento 

Come Aladino e la sua lampada 
Come ‘O Sarracino e la sua carovana 
Niente ci separa 
E niente può fermare le mie domande 

Che ho sangue ribelle tra le anime belle 
Quello che conta è solo partecipare 
Non c’è zona proibita c’è soltanto tanto 
tanto bene da fare... vai.. vai.. vai ..

vai c’è RAGA’N’ROLL BUENO BUENO BUENO 
mi fa scattare il movimento e 
sai mi sento un treno dico senza più freno 
stracarico di sentimento .. bueno!.. 

Ho un anima ribelle tra le anime belle 
Qui quello che conta è solo partecipare 
Non c’è zona proibita c’è soltanto tanto 
tanto bene da fare .. ahi ahi ahi ahi 

Eh c’è RAGA’N’ROLL col giusto veleno 
Mi fa scattare il movimento e 
sai mi sento un treno dentro senza più freno 
stracrico di sentimento 

questo è solo l’ antipasto 
di RAGA’N’ROLL ..BUENO 

La vita non dà carezze
Ah c'è RAGA'n'ROLL BUENO
Mi fa scattare il movimento e
Sai mi sento un treno senza più freno
Stracarico di sentimento
"Questo brano potrebbe essere il figlioccio di 'Toro Loco' del 2000: è il collegamento più diretto con il med-rock dell'album precedente. Ci sono anche i fischietti: il samba whistle è diventato strumento ufficiale dei supercombo".

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Gatte e topi

Sei la gatta e io il topo 
Non so se così ci gioco 
Con la tua fame da leonessa 
E col tuo fare da diavolessa 

E allora viaggio di testa a cent’allora 
Una molecola impazzita 
nel mistero della vita 

ti adoro a volte t i odio e poi ti ignoro 
per giorni pesanti come anni 
solo tu sai dove graffiarmi 

sei la gatta ed io il topo 
ma non so se con te ci gioco 
Con la tua fame da leonessa 
E col tuo fare da diavolessa 

E ora solo nel letto ci sono ancora 
Una molecola impazzita 
Che questa notte esploderà esploderà 

sei la gatta ed io il topo.. topo 
e non so se con te ci gioco 
con la tua fame da leonessa 
e col tuo fare da vampiressa 

pensare che il tuo genere era detto dark lady..lady..lady.. 
e incatenare l’uomo è tutto quello in cui tu credi... lady 
ripeti e mi ripeti che l’amore è un’arte 
ma poco a poco è il tuo bel gioco che riparte 

Sei la gatta ed io il topo... 
topo E
non so se così ci gioco 
Con la tua fame da leonessa 
E col tuo fare da diavolessa 
Con la tua fame da leonessa 
E col tuo fare da pitonessa uh!

Per giorni pesanti come anni
Solo tu sai dove graffiarmi
"è la canzone più autobiografica del disco. In generale la donna è più cannibale dell'uomo, ha maggiori esigenze di sicurezza; mentre l'uomo può vivere di più nell'instabilità, finché non s'accorge di essere dentro a un gioco a due nel quale anche a lui può toccare il ruolo della vittima".

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Storie

Storie! 
Uno straccio d’ironia tutto il resto cosa vuoi che sia 
La storia la nostra storia 
Basta un gioco d’amnesia tutto il resto cosa vuoi che sia 
La storia la nostra storia 

Questa è Babilonia sopra la mia libertà 
Sopra la memoria e sopra chi non ci stà 
Dentro babilonia chi resiste e chi non può 
per non dimenticare 
Mi ricorderò di te ti ricorderai di me 

E 100 amplificatori collegati coi cuori 
Perché la storia resista e cresca 
Tu alza quel volume alza quel volume 
E1000 amplificatori collegati coi cuori 
perché la storia resista e cresca 
tu alza quel volume alza que volume... 

da un diverso DNA la belleza dell’umanità 
la storia nasce una storia 
basta un poco d’armonia tutto il resto cosa vuoi che sia 
la storia la nostra storia 

Questa è Babilonia con la sua voracità 
Sopra la memoria e sopra chi non ci stà 
Dentro babilonia chi resiste e chi non può 
per non dimenticare 
Mi ricorderò di te ti ricorderai di me 

E 100 amplificatori collegati coi cuori 
Perché la storia resista e cresca 
Tu alza quel volume alza quel volume uh! 
E1000 amplificatori collegati coi cuori 
perché la storia resista e cresca 
tu alza quel volume alza quel volume...alza

Basta un gioco d'amnesia tutto il resto cosa vuoi che sia
La storia la nostra storia
"Stiamo subendo il tentativo di riscrivere la Storia italiana, per esempio mettendo un flagello politico, sociale e umano come il fascismo sullo stesso piano di una non dittatura, quasi di un regime benevolo. Questo significa creare giochi d'amnesia, perché per ricordare gli orrori del fascismo non basterebbero centinaia di libri. Nel testo invoco '100 amplificatori collegati coi cuori, perché la Storia resista e cresca'. Gli amplificatori servono per ricordare a chi ha la memoria corta o rischia di distrarsi che il nostro passato è ricco di tanti errori da non ripetere".

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A la vida

Nascere è dura e crescere si fa 
Solo con devozione a la vida 

Puoi anche far finta vuoi crearti un labirinto 
Dai usa la tua grinta (vai) che il grande fuoco è dentro 

Ti dico hoppa hopppa dai hoppa dai 
Segui con forza la forza di un‘idea
Fai le tue scelte seguendo il grande cuore 
Cuore del mondo cuore del mondo 
Cuore di grinta 

Nascere è dura e crescere si fa 
Solo con devozione alla vida 
Solo con devozione e grinta 

Dai usa la tua grinta, si è la tua parte aggiunta 
Sei un labirinto da qui comincia il grande viaggio 

Hoppa hoppa dai 
Segui con forza la forza di un’idea 
Fai le tue scelte seguendo il grande cuore 
Cuore del mondo cuore del mondo 
Cuore di grinta 

Nascere è dura e crescere si fa 
Solo con devozione a la vida 
Solo con devozione e grinta 

Uh uh, uh uh 

Quanti sogni quanti sogni quanti sogni dai 
A la mia vida 
Quanti sogni, quanti sogni, quanti .. ho nella mia vida 

Nascere è dura e crescere si fa 
Solo con devozione a la vida 
Solo con devozione e grinta

Segui con forza la forza di un'idea
Fai le tue scelte seguendo il grande cuore
"Era il brano più pesantemente metallico dell'album, però mi sono accorto che a questo giro non erano uscite le ballate. Ci ho rimesso mano ed è uscito un bellissimo arrangiamento, merito anche dello splendido riff che Cris ha tirato fuori".

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Pappagalli verdi

“È stato ferito da una mina... una mina giocattolo, quelle che i russi tirano sui nostri villaggi” così disse Mubarak, l’infermiere che faceva anche da interprete, avvicinandosi con un catino di acqua e una spugna. 

Non ci credo, è solo propaganda, ho pensato, osservando Mubarak che tagliava i vestiti e iniziava a lavare il torace del bambino, sfregando energicamente come se stesse strigliando un cavallo. 

“Guarda, guarda questo è un pezzo di mina giocattolo, l’hanno raccolta sul luogo dell’esplosione. I nostri vecchi le chiamano.. pappagalli verdi… pappagalli verdi..” e si mette a disegnare la forma della mina: dieci centimetri in tutto, due ali con al centro un piccolo cilindro. Sembra una farfalla più che un pappagallo e adesso posso collocare come in un puzzle il pezzo di plastica che ho in mano, è l’estremità dell’ala. “…Vengono giù a migliaia, lanciate dagli elicotteri a bassa quota. Chiedi ad Abdullah, l’autista dell’ospedale, uno dei bambini di suo fratello ne ha raccolta una l’anno scorso, ha perso due dita ed è rimasto cieco.” 

Mine giocattolo, studiate per mutilare i bambini. E ho dovuto crederci, anche se ancora oggi ho difficoltà a capire… 

La forma della mina, con le due ali laterali, serve a farla volteggiare. Non cadono a picco quando vengono rilasciate dagli elicotteri, si comportano proprio come i volantini, come i coriandoli e si sparpagliano qua e là su un territorio molto più vasto... molto più vasto. 
La mina... la mina non scoppia subito, spesso non si attiva se la si calpesta. Funziona per accumulo successivo di pressione. Bisogna prenderla, maneggiarla ripetutamente, schiacciarne le ali. Chi la raccoglie insomma, può portarsela a casa, mostrarla nel cortile agli amici incuriositi, che se la passano di mano in mano, ci giocheranno. 
Poi esploderà. E qualcun altro farà la fine di Khalil. 

Ho visto troppo spesso bambini che si risvegliano dall’intervento chirurgico e si ritrovano senza una gamba, o senza un braccio. Hanno momenti di disperazione, poi, incredibilmente, si riprendono. Ma niente è insopportabile, per loro, come svegliarsi nel buio. 
I pappagalli verdi li trascinano nel buio per sempre...
nel buio per sempre...
nel buio per sempre...
nel buio per sempre...

Mine giocattolo studiate per mutilare i bambini
"Gino Strada ha scritto questo testo molti anni fa nel libro omonimo. L'impegno di Gino è un esempio per tutti quelli che credono che 'la pace è l'unica vittoria' (come canto nel singolo 'Il mio nome è Mai Più'): solo cercando la pace e il compromesso nobile si potrà salvare il mondo dalla catastrofe. Come ho già detto molte volte, ma è sempre importante ripetere, ci sono ancora oltre 300 milioni di mine antiuomo inesplose sui campi di battaglia ma anche dove non si combatte più. E le vittime sono quasi sempre bambini, che restano orrendamente mutilati. Per aiutare Emergency mi è sembrato bello trasformare un racconto di Gino in una canzone, nella quale io non canto ma recito su un tappeto musicale arabeggiante, con molti campionamenti di suoni islamici. Tutti i diritti di questo brano saranno devoluti a favore di Emergency".

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